Chi siamo
- Siamo un piccolo collettivo di curatori, artisti, filosofi, scrittori e amanti dell’arte che hanno scelto di costruire uno spazio fuori dal rumore.
- Riflessioni d’Arte è nato nel 2024 a Bologna, ma il suo spirito vive in ogni luogo dove qualcuno decide di fermarsi davanti a un’opera e ascoltare.
- Non siamo un’istituzione. Non abbiamo fondi pubblici, né sponsor. Ci sosteniamo con tempo donato, competenze condivise, e con l’energia di chi crede che l’arte debba essere prima di tutto intima e libera.
- Tutti i contenuti della piattaforma sono frutto di incontri: con opere, con parole, con vite che si sono incrociate e hanno lasciato traccia.
- Il nostro obiettivo non è educare, ma offrire spazio per domande. Crediamo in una fruizione lenta, soggettiva, emotiva.
Il nostro approccio
- Non ci interessa stabilire gerarchie. Non esistono “opere maggiori” o “minori”. Ogni opera scelta sulla piattaforma ha generato un ascolto.
- Siamo convinti che la sensibilità non si possa insegnare, ma si possa coltivare. Per questo scegliamo di lavorare con persone, non con curricula.
- La nostra piattaforma cresce con chi la abita: alcuni utenti diventano redattori, altri lasciano riflessioni che diventano testi pubblicati.
- Crediamo che l’arte sia una lingua relazionale, non un monologo. E che ogni voce — anche quella più silenziosa — abbia valore.
Chi collabora con noi
Il nostro collettivo è aperto. Collaborano con noi:
-
Artisti visivi indipendenti,
spesso non rappresentati da gallerie.
-
Studenti e laureandi
in filosofia, estetica, storia dell’arte.
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Poeti e traduttori,
capaci di ascoltare le opere come se fossero voci.
-
Psicologi dell’arte,
che esplorano il potenziale emotivo delle immagini.
-
Curiosi e lettrici anonime,
che donano pensieri in forma privata o pubblica.
Ogni collaborazione nasce da uno scambio: una parola, una visione, una ferita comune. Non ci sono ruoli fissi, ma relazioni che cambiano.